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SCUOLA PRIMARIA

 

Si iscrivono alla scuola primaria i  bambini e le bambine che compiono 6 anni entro l’anno di riferimento o entro il 30 aprile dell’anno successivo. Il percorso di scuola primaria si completa in 5 anni, un arco di tempo fondamentale sia per l’apprendimento sia per lo +

sviluppo dell’identità degli alunni. È nella scuola primaria che si pongono le basi e si acquisiscono le competenze indispensabili per proseguire negli apprendimenti successivi.

Le finalità della scuola primaria, riconosciute dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, puntano l’attenzione sull’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali necessarie a sviluppare le competenze di base in prospettiva del pieno sviluppo della persona.

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.

La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.

(Indicazioni  Nazionali, 2012).

La scuola primaria promuove:

  • L’ alfabetizzazione culturale di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici propri della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media.
  • L’ alfabetizzazione strumentale, da sempre sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto” e potenziata attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline.
  • L’educazione plurilingue e interculturale che rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica.

 

L’ambiente di apprendimento: è il luogo in cui l’allievo trascorre buona parte del tempo scuola e va costruito come contesto idoneo alla promozione di apprendimenti significativi. Nella costruzione dell’ambiente di apprendimento per la scuola primaria si parte da un uso flessibile degli spazi, non solo “l’aula”, intesa come spazio fisico privilegiato, ma spazi comuni che favoriscono il processo di apprendimento, come gli spazi di interciclo presenti nelle nostre strutture, i laboratori (multimediali, scientifici) già in uso da tempo nella nostra scuola, la biblioteca come spazio per la lettura.

Il metodo: l’azione didattica di ogni insegnante si basa su principi metodologici che mirano all’efficacia dell’azione formativa:

 

  • Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni:
  • Prima di affrontare nuovi percorsi l’insegnante stabilisce il livello di prerequisiti utili allo svolgimento dell’attività: propone domande/situazioni in cui gli alunni esprimono le proprie conoscenze e, dopo aver evidenziato alcuni interventi (es. scrivendoli alla lavagna) parte da queste affermazioni per introdurre il nuovo percorso;
  • l’insegnante propone situazioni problematiche (teoriche o pratiche) e osserva quali abilità i ragazzi mettono in campo per affrontarle;
  • ascolta; stimola una attività di brain storming;
  • predispone test d’ingresso e svolge un’attenta analisi dei risultati a partire dai quali progettare il percorso didattico;
  • valorizza l’esperienza degli alunni soprattutto per argomenti legati agli stili di vita (come nel percorso Life Skills, di educazione alimentare, di pratica sportiva) e per impostare percorsi formativi.

 

  • Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità:
  • facilitare l’accesso alle conoscenze;
  • creare una didattica inclusiva e NON una didattica speciale;
  • variare molto e nello stesso tempo consolidare i metodi di lavoro;
  • valorizzare gli alunni già integrati per accogliere i ragazzi di prima immigrazione;
  • ripetere molto i gesti che aiutano l’apprendimento;
  • porre attenzione all’organizzazione dei diversi momenti scolastici.

 

  • Favorire l’esplorazione e la scoperta:
  • uso di tecnologie;
  • didattica laboratoriale;
  • progetti;
  • lezioni interattive;
  • lezioni in cooperazione docente/alunno per scoperte guidate;
  • visite e viaggi d’istruzione.
  • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
  • lezioni/esperienza con uno o più compagni da esporre alla classe;
  • collaborazione a classi parallele;
  • cambiamento periodico dei posti;
  • lavori di gruppo;
  • tutoraggio tra alunni sia di livelli diversi sia dello stesso livello;
  • stabilire regole e risolvere conflitti.

 

  • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
  • considerare l’errore come oggetto di lavoro per la correzione e non come insuccesso;
  • Insegnare a verbalizzare e/o mostrare con altri strumenti le proprie scelte e le proprie idee;
  • Sviluppare la piccola progettualità (obiettivo, strumenti e materiali, procedimento, osservazioni, conclusioni);
  • Promuovere curiosità nell’alunno;
  • Promuovere vari processi cognitivi (tenendo conto anche di approcci emotivi): attenzione,

            memoria, comprensione …).

 

  • Realizzare attività didattiche laboratoriali:
  • proporre un’ esperienza o un’attività nella quale lo studente riflette e lavora insieme agli altri, utilizzando molteplici modalità di apprendimento, per la soluzione di una situazione problematica reale, l’assolvimento di un incarico o la realizzazione di un progetto.

 

D.M. 8 / 2011 – Pratica musicale nella scuola primaria

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

 

Nel 2013/14 il nostro istituto comprensivo ha avanzato candidatura presso l’Ufficio Regionale della Pubblica Istruzione per poter avviare dei corsi musicali nella scuola primaria secondo quanto previsto dal DM. 8/2011.

L’anno successivo, la nostra scuola, a seguito di tale candidatura, è stata riconosciuta meritevole di essere sede sperimentale nazionale per l’avvio dei corsi di musica.

Il DM 8/2011 è stato emanato dal MIUR per incentivare le esperienze musicali nelle scuole primarie con riferimento a: interpretazione vocale e strumentale, improvvisazione, composizione, interazione tra suono e movimento anche quale momento di ascolto attivo e consapevole.

Intento del DM 8/11 (Art. 4) è l’organizzazione in orario scolastico di “Corsi di pratica musicale” all’interno dei quali i ragazzi possano maturare non solo esperienze significative sotto il profilo socio-culturale ed educativo, ma anche potenzialità espressive (linguistico musicali e tecnico strumentali).

L’idea è quella di sperimentare il potenziamento dell’attività musicale (in particolare corale, ma anche per il rapporto musica e movimento) fin dalla scuola primaria, per costruire le basi di un curricolo verticale di apprendimento pratico della musica.

Fra le attività si sono privilegiate esperienze di avvicinamento alla musica attraverso la pratica corale.

In considerazione dei risultati ottenuti, dal positivo riscontro sia da parte degli alunni coinvolti che delle famiglie, in ottica di ampliamento e potenziamento dell’offerta musicale, dall’anno scolastico 2016/2017, si è ampliata in via sperimentale l’offerta inizialmente prevista ed autorizzata dal MIUR dal D.M. 8/2011, ovvero la pratica strumentale nella scuola primaria alle classi prime e seconde. Tale indirizzo educativo viene confermato.

I docenti di riferimento sono gli stessi del corso ad indirizzo musicale o docenti di potenziamento o comunque di ruolo di ed. musicale della scuola secondaria di primo grado con la formula del prestito professionale.

Altri capisaldi del corso musicale, oltre all’organizzazione/partecipazione di eventi, rassegne e concorsi, sono le partecipazioni ad attività laboratoriali 2.0, attività teatrali, attività di gemellaggio con scuole sia del territorio nazionale che estere, per permettere scambi di esperienze e conoscenze fondamentali in un percorso di crescita come cittadini del mondo.

 

Attività sportive nella scuola primaria

 

Le attività sportive sono attuate sia nelle classi di scuola secondaria che in quelle di scuola primaria. I plessi “Einaudi” e “Vittorio Veneto” vantano palestre spaziose e ben attrezzate che si prestano ad accogliere la popolazione scolastica in occasione di eventi particolari quali recite, drammatizzazioni, ecc...

Le classi della scuola secondaria continueranno a partecipare ai Campionati Studenteschi nelle varie fasi (comunale, provinciale, regionale e nazionale).

Recependo le Linee guida MIUR per le attività motorie e sportive nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, emanate con C. M. 4279 del 04/08/09, che riorganizzano la pratica sportiva all’interno della scuola introducendo l’istituzione dei Centri Sportivi Scolastici, è stato costituito con delibera degli organi collegiali il Centro Sportivo Scolastico (CSS). 

Il CSS è stato istituito anche per la scuola primaria.

La preparazione sportiva degli alunni della scuola primaria viene effettuata nel corso dell'intero anno scolastico sotto la guida degli insegnanti curriculari, che facendo capo ad un progetto nazionale di “alfabetizzazione motoria”, si avvalgono della consulenza di una figura specializzata: il tutor sportivo scolastico, laureato in Scienze motorie o diplomato ISEF e opportunamente formato. “Sport di Classe” è il progetto promosso e realizzato dal MIUR e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per diffondere l’educazione fisica e l’attività motoria nella scuola primaria. Obiettivo del progetto è quello di promuovere i valori educativi dello sport come mezzo di crescita e di espressione individuale e collettiva.

La Legge 107/15, in particolare al comma 20, prevedeva di introdurre nella scuola primaria una figura professionale esperta di attività motoria.

“Promozione dell’educazione motoria nella scuola primaria” è il titolo della proposta di legge dell’on. Marco Marin, presentata il 26 settembre in Commissione Cultura della Camera. Il ddl, redatto dall’on. Marin e presentato dal relatore on. Felice Mariani, campione olimpionico di judo, si prefigge di contrastare obesità e sedentarietà, nonché l’eccessiva esposizione ai media interattivi digitali.

 

Nella scuola primaria l’orario delle lezioni prevede l’effettuazione di 27 ore, dalle 8.00 alle 13.00 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì e dalle 8.00 alle 14.00 nei giorni di martedì e giovedì.

Si  è data ad ogni classe l’assetto prevalente attraverso la predisposizione di un piano orario in cui un insegnante ha il monte ore maggiore. Nelle classi prime le insegnanti prevalenti garantiscono la quota oraria con prevalenza nelle discipline umanistiche (italiano, storia, geografia, …) mentre un secondo insegnante garantisce le discipline matematico -scientifiche.

La quota oraria di compresenze garantisce attività di recupero e/o potenziamento nell’attività curricolare con attivazione di gruppi di lavoro.

 

 

 

27 ore settimanali, distribuite su cinque giorni:

 

lunedì, mercoledì, venerdì        ore 8.00 — 13.00

martedì, giovedì                          ore 8.00 — 14.00

 

Suddivisione oraria delle discipline

DISCIPLINE

Ore Classe I

Ore Classe II

Ore Classi III-IV-V

Italiano

7

7

7

Arte

2

1

1

Matematica

5

5

5

Scienze e Tecnologia

2

2

2

Ed. Fisica

2

2

2

Storia

2

2

2

Geografia

2

2

2

Musica

1

1

1

Inglese

2

2

3

Religione

2

2

2

 

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