L’Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina” nasce come nuova istituzione con D.A. 806 del 2012 dall’aggregazione delle due scuole storiche di Ispica, la direzione didattica Padre Pio e l’istituto comprensivo L. Einaudi. La fusione delle due maggiori istituzioni scolastiche di Ispica, che si sono distinte nel territorio per una progettualità efficace e coerente con le esigenze dell’utenza attraverso la realizzazione di attività didattiche, curriculari ed integrative, porta alla nascita del nuovo collegio dei docenti in cui la capacità progettuale, l’integrazione delle risorse e le professionalità presenti hanno motivato una revisione strutturale dell’area organizzativo progettuale e spinto alla redazione del presente documento volto a definire la nuova identità del nostro istituto.
Il punto forte che struttura la nuova visione di Identità della nostra istituzione scolastica è il legame con la specificità delle istanze locali, con la diversità delle disponibilità economiche e professionali, che, nell’unitarietà del sistema, rendono variegata e articolata ogni scuola nei compiti e nelle caratteristiche. Nella sua apertura verso il contesto di riferimento e nell’esplicitazione dei contenuti dell’Offerta Formativa la scuola si proietta nel territorio, si propone ai suoi interlocutori, caratterizzandosi e assumendo una Identità che partendo dalla memoria del passato (ciò che si è fatto) prende atto della memoria presente (ciò che si sa fare) per progettare la memoria del futuro (traguardi specifici che si intendono raggiungere). L’ambiente sociale di riferimento diventa, dunque, luogo della memoria che consente di leggere ed elaborare il passato e il presente come punti di partenza per prefigurare azioni per il futuro.
Tutti gli “attori” del sistema scuola, dirigente scolastico, personale docente e non, sono consapevoli del ruolo e delle funzioni oggi richieste alla scuola. I documenti ministeriali, configurano la scuola come garante del diritto dei cittadini ad un servizio sostanzialmente uniforme con una serie di “contenuti minimi”, che devono essere ampliati con un insieme di proposte direttamente motivate dalle esigenze locali.
Il nodo principale si rintraccia nel compito affidato all’impresa-scuola di erogare servizi alla persona, interagendo con un’utenza mista e variegata, che costantemente si rinnova e, quindi, richiede nuovi e diversi servizi.
Progettare i processi organizzativi scolastici vuol dire organizzare strategie di intervento e dotarsi di strumenti per gestire la complessità della realtà. La scuola progetta il suo intervento programmando e organizzando la sua azione, strutturando con discrezionalità classi e gruppi di alunni, impostando i programmi, rendendo flessibili gli orari e determinando l’organizzazione della quota facoltativa delle discipline.
L’elaborazione strutturale e contenutistica del PTOF ha coinvolto tutto il Collegio dei Docenti, che è chiamato per legge a deliberarlo definendone la nuova struttura nelle tre macro-aree:
l’area ricognitiva interna ed esterna, dove trova posto la contestualizzazione dell’azione della scuola nel territorio e tiene conto sia dei fattori esterni (popolazione residente, sviluppo economico-sociale, strutture presenti, risorse finanziarie e culturali) sia dei fattori interni (stabilità del personale, valutazione degli esiti formativi promossi precedentemente, dispersione scolastica, risorse umane e professionali presenti);
l’area progettuale: qui viene assunta l’indicazione delle scelte educative promosse dalla scuola in campo curriculare ed extracurriculare con l’individuazione di un sistema in cui possa essere rappresentata la realtà attraverso delle scelte mirate di controllo e indirizzo per pervenire a risultati preventivamente identificati;
l’area valutativa: qui trovano posto i report su tutte le attività svolte e gli esiti formativi raggiunti.
Queste sono le premesse di base che il collegio dei docenti dell’Istituto ha fatto proprie nell’impegno di definire chiaramente il nuovo assetto organizzativo e didattico.
L’Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina” nasce come nuova istituzione con D.A. 806 del 2012 dall’aggregazione delle due scuole storiche di Ispica, la direzione didattica Padre Pio e l’istituto comprensivo L. Einaudi. La fusione delle due maggiori istituzioni scolastiche di Ispica, che si sono distinte nel territorio per una progettualità efficace e coerente con le esigenze dell’utenza attraverso la realizzazione di attività didattiche, curriculari ed integrative, porta alla nascita del nuovo collegio dei docenti in cui la capacità progettuale, l’integrazione delle risorse e le professionalità presenti hanno motivato una revisione strutturale dell’area organizzativo progettuale e spinto alla redazione del presente documento volto a definire la nuova identità del nostro istituto.
Il punto forte che struttura la nuova visione di Identità della nostra istituzione scolastica è il legame con la specificità delle istanze locali, con la diversità delle disponibilità economiche e professionali, che, nell’unitarietà del sistema, rendono variegata e articolata ogni scuola nei compiti e nelle caratteristiche. Nella sua apertura verso il contesto di riferimento e nell’esplicitazione dei contenuti dell’Offerta Formativa la scuola si proietta nel territorio, si propone ai suoi interlocutori, caratterizzandosi e assumendo una Identità che partendo dalla memoria del passato (ciò che si è fatto) prende atto della memoria presente (ciò che si sa fare) per progettare la memoria del futuro (traguardi specifici che si intendono raggiungere). L’ambiente sociale di riferimento diventa, dunque, luogo della memoria che consente di leggere ed elaborare il passato e il presente come punti di partenza per prefigurare azioni per il futuro.
Tutti gli “attori” del sistema scuola, dirigente scolastico, personale docente e non, sono consapevoli del ruolo e delle funzioni oggi richieste alla scuola. I documenti ministeriali, configurano la scuola come garante del diritto dei cittadini ad un servizio sostanzialmente uniforme con una serie di “contenuti minimi”, che devono essere ampliati con un insieme di proposte direttamente motivate dalle esigenze locali.
Il nodo principale si rintraccia nel compito affidato all’impresa-scuola di erogare servizi alla persona, interagendo con un’utenza mista e variegata, che costantemente si rinnova e, quindi, richiede nuovi e diversi servizi.
Progettare i processi organizzativi scolastici vuol dire organizzare strategie di intervento e dotarsi di strumenti per gestire la complessità della realtà. La scuola progetta il suo intervento programmando e organizzando la sua azione, strutturando con discrezionalità classi e gruppi di alunni, impostando i programmi, rendendo flessibili gli orari e determinando l’organizzazione della quota facoltativa delle discipline.
L’elaborazione strutturale e contenutistica del PTOF ha coinvolto tutto il Collegio dei Docenti, che è chiamato per legge a deliberarlo definendone la nuova struttura nelle tre macro-aree:
l’area ricognitiva interna ed esterna, dove trova posto la contestualizzazione dell’azione della scuola nel territorio e tiene conto sia dei fattori esterni (popolazione residente, sviluppo economico-sociale, strutture presenti, risorse finanziarie e culturali) sia dei fattori interni (stabilità del personale, valutazione degli esiti formativi promossi precedentemente, dispersione scolastica, risorse umane e professionali presenti);
l’area progettuale: qui viene assunta l’indicazione delle scelte educative promosse dalla scuola in campo curriculare ed extracurriculare con l’individuazione di un sistema in cui possa essere rappresentata la realtà attraverso delle scelte mirate di controllo e indirizzo per pervenire a risultati preventivamente identificati;
l’area valutativa: qui trovano posto i report su tutte le attività svolte e gli esiti formativi raggiunti.
Nel nuovo logo, progetto grafico che trae ispirazione dall’artista americano Keith Haring, tre “bambini raggianti” e diversamente colorati, seguono un ritmo incalzante e sono attraversati da intense vibrazioni: è un inno al rispetto,alla partecipazione,alla convivenza.
Le lettere I, P e S , indicano i tre gradi di scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado; danzano, si abbracciano, si baciano, imparano a stare bene insieme per lavorare meglio…illuminati naturalmente dall’antica torre dell’orologio, simbolo della scuola e della città di Ispica.
Dicono inoltre: la torre della nostra storica scuola è alta: da lassù ci vedono nel mondo e noi vediamo loro…